FERRAGOSTO SPELEO – SECONDO GIORNO 15/08/15

Alle 6 e 30 eravamo già pronti per ripartire, questa volta ci aspettava Antonella Tizianel del gruppo E.Boegan per indicarci l’ingresso della grotta Impossibile. Scoperta nel 2004 durante gli scavi per una galleria stradale questa enorme cavità è dominata da imponenti stalattiti e stalagmiti che raggiungono anche 15 metri di altezza per 2 di diametro. La stalagmite più alta si stima che abbia oltre un milione di anni. L’ingresso in galleria stradale è stato chiuso con una porta ed è stato scavato artificialmente un altro ingresso per l’accesso degli speleologi. Scendendo dalla botola, dopo pochi metri, la grotta comincia subito a mostrare le sue meraviglie: vele, eccentriche, capelli d’angelo, cristalli e pareti fiorite. Scendiamo in un salone attraverso un pozzo di circa 40 metri nel vuoto. Ci ritroviamo in un ambiente alto circa 80 metri e largo 70 e proseguiamo per ambienti di grandi dimensioni e concrezioni enormi. Risulta difficile illuminare i saloni anche con tutte le nostre luci accese. Nonostante la giornata ci avesse già regalato grandi emozioni non ci siamo accontentati ed abbiamo incontrato Edi Mauri, nel centro di Trieste nel Rione San Vito, per una visita allo Speleovivarium. All’interno di una galleria antiaerea la Società Speleologica Adriatica ha aperto un museo di speleologia e, riproducendo le condizioni naturali di un ambiente carsico, ha allestito un laboratorio di bio-speleologia dove tra insetti e anfibi si può veder nuotare nelle vasche di acqua anche il Proteo. Questo anfibio è l’unico vertebrato europeo che vive unicamente nelle grotte ed assomiglia a una lucertola ma dalla pelle rosa. (to be continued…)

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