Il secondo ed ultimo giorno è sempre il peggiore… Levataccia, smontaggio tende da record e tutti pronti per l’appuntamento a Basovizza con Marco, Paolo, Enrico, Denis (Rambo) ed il mitico Claudio Bratos (del Jospdt, con 962 grotte accatastate)! Dopo la ovvia colazione come se non ci fosse un domani, siamo partiti verso la Slovenia destinazione Obrov, dove sorgeva una vecchia fabbrica di mattoni di argilla. Prima abbiamo visitato l’inghiottitoio Ponikve v Jezerini e poi la Mitijina jama. La prima è una grotta attiva, con molti rami scavati dalla impressionante azione meccanica dell’acqua, che porta con se’ e lascia tanti sedimenti e tronchi durante le piene. Un susseguirsi fango, strettoie e meravigliosi scallops lungo tutte le gallerie. Recuperata la chiave stile inizio novecento (o cintura di castità della Pina di Fantozzi), con un magheggio da prestigiatore, Claudio ha aperto la grata che chiude la seconda delicata grotta. Geograficamente tocca quasi la prima, se non fosse per un centinaio di metri di roccia sulla verticale; bellissima, piena di vaschette (secche in questo periodo), concrezioni di tutti i tipi e grandezze (anche 6/7m), pareti bianche alternate a fango così denso da intrappolarci. Un posto magnifico dove ammirare la bellezza della natura! Usciti dal sottosuolo il primo pensiero è stato… Birra e pappa… E siamo corsi a gustare i piatti locali letteralmente annaffiati da ottima birra artigianale. Grazie ragazzi! L.C.
